Razionale
Nel 2013 l’UNAIDS si è prefissata un target molto ambizioso: “entro il 2030, porre fine alle epidemie di AIDS, tubercolosi, malaria e malattie tropicali trascurate; combattere l’epatite, le malattie di origine idrica e le altre malattie trasmissibili”.
Il passaggio intermedio è il raggiungimento dei target della strategia Fast Track per il 2020, che includono la riduzione delle nuove infezioni per anno a meno di 500,000 e delle morti associate ad HIV a meno di 500,000.
Il raggiungimento di tali targets significherebbe evitare 1.6 milioni di nuove infezioni e 600,000 decessi ogni anno.
Attualmente, circa 35 milioni di persone convivono con l’infezione da HIV in tutto il mondo.
Grazie all’introduzione di farmaci antiretrovirali sempre più potenti e maggiormente tollerati, il panorama del trattamento dell’infezione da HIV è radicalmente cambiato, ponendo nuove sfide nella gestione delle persone affette.
Da una parte, l’immediato inizio del trattamento antiretrovirale è ormai un assodato standard di cura nelle persone con infezione da HIV.
Dall’altra, tuttavia, le persone con infezione da HIV si trovano a fronteggiare il normale processo d’invecchiamento e di immunosenescenza, con tutte le implicazioni di co-mordidità che questo comporta, assieme alle problematiche legate alla lunga durata dell’infezione da HIV e del relativo trattamento.
La maggiore complessità di questa condizione comporta la necessità di nuovi approcci nella sua gestione globale.
Negli ultimi anni, è sorto un nuovo interesse per i regimi NRTI-sparing come strategie di trattamento sia di prima linea che di switch in pazienti con soppressione virologica.
Il razionale alla base di questa strategia comprende sia la riduzione della tossicità farmaco-correlata che delle interazioni farmacologiche.
In questa prospettiva trova opportuna collocazione lo sviluppo, attualmente in corso di sperimentazione, di nuove strategie terapeutiche iniettabili in grado di garantire una lunga durata d’azione.
I farmaci long acting (LA) attualmente in fase avanzata di sviluppo sono un nuovo inibitore dell’integrasi (INSTI), cabotegravir, e un inibitore non nucleosidico della trascrittasi inversa (NNRTI), rilpivirina (RPV).
Il nostro Sistema Sanitario Nazionale (SSN) ha visto negli ultimi anni un aumento della presa in carico dei pazienti con infezione da HIV con aumentata necessità di assistenza di tali pazienti per una serie di ragioni.
Infatti, l’infezione da HIV è diventata una patologia cronica con associato un aumentato rischio di comorbidità, tra cui malattie cerebrovascolari e cardiovascolari, epatiche, renali, ossee e neoplasie nel lungo termine, depressione, alterazioni metaboliche, diabete.
Tutto questo richiede una attenta valutazione nella presa in carico del paziente con infezione da HIV, valutazione che deve necessariamente rispondere alle esigenze della cronicità e deve comprendere tutti i vari aspetti che vanno dalla prevenzione alla diagnosi, dall’assistenza clinica all’accesso alle terapie con un preciso percorso di presa in cura del paziente HIV per garantire il successo a lungo termine del trattamento.
Questo progetto educativo-formativo prevede di fare il punto sulle terapie antiretrovirali attualmente disponibili e sul futuro degli ARV per il trattamento dei pazienti con infezione da HIV.
Inoltre, l’arrivo dei farmaci long acting ci pone di fronte a nuove prospettive di gestione per la presa in carico dei pazienti HIV anche con emergenti problematiche logistiche.
Obiettivo del corso educazionale è quello quindi di offrire ai discenti una rapida panoramica e un aggiornamento scientifico sul trattamento attuale dei pazienti HIV/AIDS.
Obiettivo Formativo
Linee guida - protocolli - procedure
Responsabile Scientifico
Prof. Andrea GoriProfessore Ordinario di Malattie Infettive all'Università degli Studi di MilanoDirettore di Unità Operativa Complessa di Malattie InfettiveFondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore - Policlinico di MilanoProf.ssa Eugenia Quiros RoldanProfessore Associato di Malattie InfettiveUniversità degli Studi di BresciaDirigente Medico, Dipartimento di Malattie InfettiveASST Spedali Civili, Presidio Ospedaliero di Brescia
Faculty
Giorgio BozziMedico presso Unità Operativa Complessa di Malattie Infettive,
Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore
Policlinico di Milano
Emanuele FocàDirigente Medico, Malattie Infettive
ASST Spedali Civili, Ospedale di Brescia
Andrea GoriProfessore Ordinario di Malattie Infettive all'Università degli Studi di Milano
Direttore di Unità Operativa Complessa di Malattie Infettive
Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore - Policlinico di Milano
Silvia NozzaMedico Specialista in Malattie Infettive presso Clinica Malattie Infettive
Ospedale San Raffaele, Gruppo Ospedaliero San Donato
Eugenia Quiros RoldanProfessore Associato di Malattie Infettive
Università degli Studi di Brescia
Dirigente Medico, Dipartimento di Malattie Infettive
ASST Spedali Civili, Presidio Ospedaliero di Brescia
Diego RipamontiDirigente Medico, Malattie Infettive
ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo
Stefano RusconiProfessore Associato, Dip. Scienze Biomediche e Cliniche
Ospedale Luigi Sacco - UNIMI
Direttore Reparto Malattie Infettive,
Ospedale Civile di Legnano - ASST Ovest Milanese
Nicola SquillaceDirigente Medico UOC Malattie Infettive
ASST Ospedale San Gerardo di Monza
Attività obbligatorie
Crediti Formativi (ECM)
L’assegnazione dei crediti è subordinata alla presenza del 90% dei lavori.
Al termine della giornata è obbligatorio la compilazione dei seguenti moduli online:
- questionario di verifica apprendimento ECM;
- scheda valutazione evento;
- scheda fabbisogni formativi;
Cliccando sul bottone ISCRIVITI, se l’utente non ha effettuato login viene rimandato alla relativa pagina
all’interno della quale deve obbligatoriamente inserire le credenziali di accesso per potersi iscrivere all’evento,
Se già effettuato login, verrà visualizzata apposita pagina riepilogativa del corso,